Linux elemento chiave del successo dell’EEEPC e degli altri netbook?

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GNU/Linux (la corretta denominazione dei sistemi operativi Open Source basati sul Linux kernel) ha conosciuto una nuova giovinezza nella nuova tipologia di device mobili definita da Intel con il termine netbook.

Ma è il software che ha contribuito il successo di questa schiera di UMPC a basso costo oppure viceversa?
E GNU/Linux è veramente fondamentale in questa ascesa?

Partiamo dai fatti.
Il capostipite della famiglia o perlomeno quello che ha aperto la strada a tutti gli altri, l’Asus EEEPC, monta una versione customizzata di Xandros.
Il concorrente Acer, l’Aspire One basa il suo sistema su Linux Linpus anche se l’interfaccia grafica è stata completamente ridisegnata homebrew.
MSI ha scelto di adottare Novell SuSe per equipaggiare alcune configurazioni del neonato Wind. Una scelta progettuale condivisa anche da produttori, quali HP con il 2133 Mini-Note o Dell con il tanto atteso E.

Grande successo quindi per il “multiforme” pinguino? Ni.
E’ vero i sistema operativi compresi nel packaging si basa sul lavoro intrapreso da Torvalds e la comunità Open Source ma è altrettanto vero che la forte domanda è derivata dal fatto che Asus prima e i competitor poi si sono accorti, con colpevole ritardo, che mancava un dispositivo mobile fortemente orientato alla connettività e al tempo stesso con un costo accessibile e un design particolarmente specializzato (senza grande potenza di calcolo, sufficientemente per word processing e browsing).

La scelta del software quindi, a mio modo di vedere, passa in secondo piano rispetto alla progettazione della macchina, per quanto ovviamente debba garantire un utilizzo con curve di apprendimento pressoché nulle (e quindi occorra puntare molto all’usabilità e semplicità dell’interfaccia).

Non solo…per ragioni commerciali piuttosto ovvie quasi tutti i modelli propongono anche configurazioni Windows.
Si potrebbe obiettare che la Microsoft con la dismissione di XP, poiché Vista forse risulta un po’ troppo esoso nelle richieste hardware per macchine di questo tipo, si sia data la zappa sui piedi aprendo la strada a Linux.

Ma è altrettanto vero che XP Home sarà ancora disponibile preinstallato fino al giugno 2010 e nel frattempo verrà rilasciata una nuova versione di Windows Embedded (Windows Embedded Standard 2009, basata sull’attuale XPe, dato che non esiste al momento un sistema minimale derivato da Vista) particolarmente orientata a device di tipologia UMPC o similari, consentendo a Microsoft di colmare questo vuoto.

Linux quindi si è trovato quindi al posto giusto nel momento giusto.
Il problema però anche in questo caso non si può dire LINUX è stato avvantaggiato e fatto conoscere al mass market, perché non esiste UN sistema Linux o almeno uno che ne rappresenti le funzionalità (anche si sta cercando di spingere Ubuntu ad esserlo de facto). Si può obiettare che sia una delle sue forze ma in un mercato così eterogeneo di utenza dove c’è bisogno di creare percorsi mentali abitudinali, la frammentazione è una debolezza.

Asus ha detto la sua in proposito e ritiene non sia un elemento chiave del successo del suo prodotto.

[image courtesy of Fidget]

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