Safari 3 cresce (poco) grazie a iTunes

Stando ad un’indagine di Net Applications, la mossa di distribuire Safari per Windows in bundle con il pacchetto iTunes (che già comprende, non richiesto, Quicktime) pare abbia generato risultati rimarchevoli. Il neonato browser di casa Apple, si prepara infatti a superare la quota di mercato tuttora detenuta da Firefox 1.x (!!!), attualmente allo 0.23%, essendo passato dallo 0.07% di Marzo al 0.21% di Aprile.

Se però si confronta questo dato con l’enorme base installata di iTunes, il risultato appare nient’affatto entusiasmante: molto più rilevante sembrerebbe la quota di coloro che hanno ignorato o esplicitamente rifiutato l’installazione del nuovo browser sul proprio sistema.

Potrei dilungarmi sul fatto che il bundling non rappresenta la maniera più leale per affermare un prodotto sul mercato, ma preferisco spendere due parole sul fatto che, a distanza di qualche mese da un articolo in cui lodavo Safari, dalla versione 3 in poi ho quasi smesso di usarlo anche su Mac.

Premetto che non sono soddisfatto né di Opera, né tanto meno di Camino, che offre una lentezza e una pesantezza appena inferiore a Firefox 2, a prezzo di un tasso di aggiornamento, delle features e un parco estensioni infinitamente più limitato. Ma anche lavorare con Safari, è per me assolutamente limitante: Gmail non funziona bene – e no, non voglio usare la versione vecchia! – e l’editing dei post su WordPress produce errori casuali di formattazione, che sono costretto a riparare ri-editandoli con un altro browser.

Potrete controbattere che questo rappresenta uno scenario d’uso troppo limitato per dare una valutazione, ma in tempi di Google Apps e Web 2.0, è davvero possibile fare affidamento su un browser che abbia difficoltà a gestire la mail di Google e una delle più popolari piattaforme di blogging?

In ragione della sua leggerezza e ottimizzazione sull’hardware, Safari resta il mio preferito quando lavoro a batteria e devo solo curiosare in giro per la rete. Per l’uso che faccio del browser nell’80% del tempo mi pone tuttavia limitazioni inaccettabili. Bella la UI, l’integrazione con OS X, la velocità, ma non riuscendo a digerirlo su Mac, mi guardo bene dall’installarlo su Windows.

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