Arriva Lion: dove va Mac OS X?

Solo sei mesi fa Steve Jobs assicurava, fra il sollievo della comunità di sviluppatori, che non sarebbe arrivata una incarnazione Mac del concetto di App Store lanciato con i dispositivi iOS.

Dopo la conferenza di ieri abbiamo scoperto che il Mac App Store arriverà sui monitor di tutti i Mac fra appena 90 giorni, ovverosia a 2011 appena iniziato.

Nell’ambito di una strategia di convergenza fra Mac OS e iOS, l’App Store rappresenta solo una delle molte analogie che Lion porta in dote.

Ben lungi dal tentare di esaurire gli argomenti trattati ieri da Jobs e soci, vorrei esprimere qualche considerazione su Lion dalla prospettiva di un utente passato al Mac dopo un lungo corso nel mondo Windows – che fra l’altro dura tutt’ora.

Le nuove modalità d’uso introdotte da Lion sono di certo intuitive e funzionali ed è altrettanto evidente che introducano una convergenza anche a livello hardware fra dispositivi Mac OS e iOS – che forse si realizzerà pienamente con OS 11 (o 11OS?).

La domanda che mi pongo è se tuttavia non risultino limitative di ciò che un utente è oggi abituato ad attendersi da un computer; in altri termini se questa strada verso la convergenza non implichi qualche forzatura di troppo dei “vecchi” paradigmi d’uso.

Mi riferisco in particolare alla modalità “iOS-Like” per la visualizzazione delle applicazioni tramite icona, con la possibilità di creare folder similmente a quanto consentito da iOS 4. In che modo questa funzionalità è complementare rispetto all’interazione con desktop-finder-dock a cui siamo abituati?

O è piuttosto un mero layer per l’esecuzione di funzioni attivabili in almeno altri due modi diversi? Mi pongo questa domanda perché una delle caratteristiche che più apprezzo di Apple è la cura nell’esperienza d’uso che si traduce, fra le altre cose, in una totale coerenza della UI e in pattern d’uso ben chiari e definiti per l’attivazione di funzioni via tastiera o mouse/trackpad.

Complementare a questa curiosità è quella relativa al Mac App Store: sarà uno dei modi per acquistare software per Mac o l’unico come nel caso di iOS? Come la prenderanno gli sviluppatori, piccoli e grandi? Se solo i più piccoli – quelli che non sono già attrezzati per il marketing dei prodotti – ne faranno parte, non si rischierà una marginalizzazione dello store?

Le questioni di fondo che pesano su Lion sono dunque: riuscirà Apple a gestire la transizione evitando il rischio di sciupare il ben fatto nella UI di OS X? E poi, riuscirà a realizzare la convergenza con iOS senza lasciare negli utenti di OS X l’impressione di trovarsi davanti a un’interfaccia inutilmente iper-semplificata?

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