La BP compra pubblicità su Google

Che si tratti di svelare il significato di una parola sconosciuta o interpretare quello di un’espressione ambigua, la soluzione si chiama sempre contesto.

Meglio di ogni altra azienda, Google ha compreso il valore del contesto nella pubblicità, ricavandone un ricco indotto.

Tramite Google è dunque possibile pubblicare annunci grafici/testuali che il motore decide colloca sui siti partner in base a criteri di attinenza, ma anche usare un criterio più arbitrario per la visualizzazione dei propri annunci: associarli a chiavi di ricerca ben determinate attraverso AdWords.

Questa possibilità trasforma Google in un ottimo strumento anche per campagne di crisis management e reputation management: per agire sul sentimento collettivo circa un fenomeno, non c’è nulla di meglio che “arricchire” una SERP di risultati pilotati.

Non a caso la BP, responsabile del disastro ambientale della piattaforma Deepwater Horizon, nell’ambito di una cospicua campagna media, ha destinato un fortissimo investimento anche al motore di Mountain View. Un investimento che le ha consentito, a giugno, di collocarsi fra i migliori clienti di Google, per intenderci subito sotto ad eBay ed Amazon.

Sarebbe interessante conoscere in dettaglio quali keyword l’azienda abbia acquistato e quali messaggi vi abbia collocato, ma non credo serva troppa fantasia per farsi un’idea.

A rivelarlo è AdAge, grazie ad un documento non ufficiale ottenuto per vie traverse, ma verificato da molte fonti autorevoli.



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