Elena, la stufa in ghisa e il freddo inverno russo (spam)

Il periodo pre-natalizio e natalizio ha visto un’intensa offensiva di Elena, la ragazza divenuta famosa in questi anni per la sua ciclica richiesta di una stufa per superare il rigido inverno russo. Io e molte delle persone che conosco abbiamo ricevuto più volte la sua mail di spam, nelle due versioni, inglese e tradotta in italiano con un traduttore automatico.

Personalmente ho in essere una fitta corrispondenza con la scammer, iniziata l’anno scorso e che è proseguita per tutto l’inverno scorso, con una nuova puntata estiva nel giugno 2009, sul mio blog personale ne ho fatto tutta la cronistoria. La mail è la stessa da anni, ad ogni giro di calendario aggiornata nell’età di lei e della figlia.

elena-scammer

La richiesta è semplice e fa leva sui buoni sentimenti delle persone, soprattutto all’avvicinarsi di un periodo come il Natale: il Generale Inverno russo si fa rigido e la poveretta, a causa di problemi lavorativi suoi e della madre, non ha abbastanza soldi per comprare una stufa per riscaldare la casa.

Nella mail la cara spammer chiede una stufa in ghisa, anche vecchia, per poter superare l’inverno; per smuovere anche i cuori più duri Elena allega anche una foto di lei e di sua figlia (essendoci una minore l’ho ritoccata per renderla non riconoscibile), contando sul sicuro fattore “occhi dolci”.

Per tutti quelli che rispondono Elena ha pronta tutta una serie di email preconfezionate, in cui dà ulteriori dettagli sulla famiglia e sul clima. Ben presto la richiesta di una stufa usata si tramuta, a causa delle difficoltà di una tale spedizione, nella richiesta dell’equivalente in denaro, circa 200 euro.

Questa truffa via email è in realtà l’evoluzione chiedeva di uno spam simile apparso anni addietro (correva l’anno 1999), in cui lo studente Valentin Michailin chiedeva un aiuto per non morire di freddo all’università: a quei tempi Valentin chiedeva direttamente i soldi, ma deve aver pensato che una ragazza con una richiesta così semplice come una stufa usata potesse avere maggiore possibilità di successo. A giudicare dalla perseveranza con cui ogni anno la truffa si presenta, deve essere un’attività redditizia.

Personalmente ho instaurato una fitta corrispondenza con Elena, scrivendogli anche in una email di avergli mandato i soldi richiesti. Non solo mi ha risposto di aver, con gioia, ricevuto il mio trasferimento di denaro (mai avvenuto), ma si è pure ripresentata a batter cassa in aprile, con la scusa della crisi economica, raccontando una storia di fabbriche chiuse, proteste dei lavoratori e scontri con la polizia: in quel caso la richiesta erano soldi per acquistare sementi e pulcini, per darsi all’agricoltura e all’allevamento e superare con mezzi di sussistenza il difficile periodo.

Della truffa via email di Elena è interessante notare come cerchi di far leva sui buoni sentimenti, presentandosi come una ragazza intraprendente, piena di vita e di voglia di fare, solo un po’ sfortunata: il prototipo del personaggio che muove anche le coscienze più indifferenti. Un piccolo sondaggio, quanti di voi hanno ricevuto l’email della bella Elena? Che effetto vi ha fatto?

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