L’iPhone conquista il 50% del traffico smartphone

L'iPhone 3G di Apple
Forse non tutti se lo aspettavano o forse si, ma personalmente sospettavo che prima o poi questa notizia sarebbe arrivata ed infatti così è stato. In base ad uno studio condotto da ADMOB, considerando il traffico generato da dispositivi mobile sul web e, in particolare, il mercato degli smartphone, Apple con il suo iPhone ha raggiunto il 50% del traffico a livello mondiale.

Si tratta di un risultato particolarmente significativo se consideriamo la rapidità con la quale la casa di Cupertino ha raggiunto questo traguardo. ADMOB, infatti, esegue questa indagine con cadenza mensile e se andiamo a ritroso nel tempo e verifichiamo i dati appartenenti al medesimo studio condotto un anno fa, ci rendiamo conto che la situazione è radicalmente cambiata.

Mettendo sul piatto della bilancia i vari sistemi operativi utilizzati negli smartphone, ad ottobre 2008 Symbian deteneva ben il 59% del mercato, l’iPhone OS il 15%, RIM il 10%, mentre Windows Mobile il 9%. A distanza di 12 mesi la versione mobile di Mac OS conquista il 50% del traffico mobile, Symbian riduce a meno della metà la sua quota di mercato (25%), Android rosicchia l’11%, mentre Windows Mobile crolla letteralmente al 3%.

Ci sono almeno due considerazioni che, dati alla mano, vorrei sottoporre alla vostra attenzione. Innanzitutto è evidente che la deludente politica di sviluppo di Microsoft relativamente al suo Windows Mobile negli ultimi anni ha danneggiato sensibilmente la sua immagine.

L’iPhone OS da un lato, e Android dall’altro, hanno dimostrato, seppur adottando approcci commercialmente molto diversi, che un’elevata dose di dinamicità ed innovazione rappresentano caratteristiche basilari per la sopravvivenza nel mercato degli smartphone.

Apple è ormai alla sua terza revisione dell’iPhone OS e di innovazioni lo smartphone che lo adotta ne ha, nel bene o nel male, introdotte parecchie negli ultimi tre anni. Anche Android di Google è stato soggetto a molteplici revisioni ed oggi, a poco più di un anno dal suo sbarco, è riuscito a ritagliarsi una ragguardevole fetta di mercato.

Al contrario Windows Mobile sia nel passaggio della versione 5 alla 6, sia con il minor upgrade alla 6.1, non ha rappresentato per il mercato degli smartphone un’evoluzione significativa, probabilmente per motivi che vanno ben oltre la validità tecnica dell’OS in sé e che certamente vanno ricercati anche in un modello di distribuzione delle applicazioni troppo simile a quello dei PC e molto distante dal successo che l’Apple Store prima e l’Android Market più recentemente possono vantare.

A tal proposito non ci resta che attendere l’effetto che avrà la recente introduzione di Windows Mobile 6.5, anche se, personalmente, ritengo che sarà molto difficile vedere innovazioni degne di nota nei sistemi operativi mobile di Microsoft almeno fino a Windows Mobile 7.

La seconda riflessione riguarda Android. Si tratta senza ombra di dubbio di uno dei progetti più promettenti nell’ambito dei sistemi operativi mobile e una dimostrazione della sua validità non solo tecnica, ma anche commerciale, è rappresentata dall’aver conquistato ben l’11% del traffico mobile mondiale in un anno.

E’, tuttavia, recente la notizia secondo la quale diversi sviluppatori di software per Android siano preoccupati dall’eccessiva rapidità della sua crescita e dall’estrema varietà dei dispositivi hardware che lo propongono.

Questi fattori comportano notevoli difficoltà e tempi di sviluppo incerti perché un’applicazione fatta per Android che fa uso dell’accelerazione 3D, per esempio, potrebbe funzionare perfettamente su uno smartphone, ma non altrettanto bene su un altro modello o, addirittura, sullo stesso modello dopo avergli aggiornato il firmware.

Da questo punto di vista l’iPhone di Apple rappresenta un’isola felice in quanto l’evoluzione sia a livello di sistema operativo, che in termini di dotazione hardware, è controllata e sapientemente pesata da Apple stessa e questo garantisce agli sviluppatori la certezza che un’applicazione sviluppata per iPhone OS funzionerà su tutti i dispositivi che lo adottano.

Che la strada del closed source e del closed hardware tracciata da Apple sia la migliore nel mercato degli smartphone? Fino ad ora i dati dicono questo.

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