Badoo: il social network nel quale la popolarità è a pagamento

BadooBadoo è un social network con un business model tutto particolare. Anziché affidarsi alla pubblicità come mezzo di sostentamento, si affida direttamente agli utenti, facendo loro pagare la visibilità sul sito.

Messa così potrebbe sembrare un’idea strampalata, in realtà il Google Zeitgeist 2007 mostra che Badoo è il secondo termine di ricerca quanto a crescita di ricerche (preceduto da iPhone e seguito da Facebook), quindi qualcosa di giusto dovranno pur averlo fatto.

L’iscrizione, la profilazione e l’upload di foto su Badoo sono completamente gratuiti ed, anzi, incoraggiati. Nel sito vi è poi un meccanismo di votazione che consente agli utenti di assegnare un punteggio agli altri utenti, giudicando le loro foto.

Maggiore è il punteggio, maggiore è la visibilità che si ottiene sul sito (home page, frame, ecc.). C’è però un altro modo per “risalire” la classifica: pagare. Spendendo in Regno Unito, 1$ in USA o 1€ in Eurolandia, il proprio profilo sale “magicamente” di posizione.

Badoo è attualmente molto popolare in America Latina e in alcune nazioni Europee, ma conta nel 2008 di conquistare l’ambito mercato del Regno Unito. Uno degli assi nella manica di Badoo sarebbe la profilazione di personaggi famosi, un po’ come la pagina artisti di MySpace.

Badoo è tuttavia, di fatto, un social network nel quale l’interazione tra utenti è interamente basata sulla valutazione dell’aspetto estetico, essendoci ben poco spazio per esprimersi in altro modo. I profili delle “star” sono quindi quelli di modelle, modelli e altri personaggi che rientrano nei moderni canoni di bellezza, falsando tra l’altro la reale consistenza della community che, dalla home page, pare composta solo da palestrati e modelle.

Personalmente non amo Badoo né tantomeno il suo modello di valutazione basato esclusivamente sull’aspetto estetico. Si badi, non sono certo un ipocrita e so bene che l’aspetto estetico ha la sua importanza, ma Badoo credo ne colga l’aspetto peggiore nel modo peggiore perchè non consente di integrare la propria personalità con altri elementi, qui rappresentata solo del nostro apparire: vali per come appari, non per come sei.

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