Ha senso assicurare uno smartphone?

Palm Pre in BeerDi questi tempi, il pubblico utente di smartphone di fascia alta, da € 500 e più, si trova forse ai massimi storici. La diffusione di questi terminali è elevatissima, fonti insider nella GDS mi dicono che uno dei più costosi fra questi, con un prezzo che va ben oltre gli € 500, è oggi il modello più venduto in Italia (!!!).

Eppure questi piccoli “tesori”, che valgono spessissimo la metà se non più dello stipendio di chi li acquista, sono custoditi in tasca o in borsa, in balia di furti, danni accidentali, smarrimenti e altre simili amenità.

Dal generale al particolare, mi sono trovato a riflettere su questo problema proprio ieri, immaginando quante gocce di tranquillante mi servirebbero per non produrmi in escandescenze da trattamento sanitario obbligatorio, in uno di questi sfortunati casi.

In un’ora di ricerca ho trovato una sola offerta che rispondeva alla mia esigenza ma, termini e condizioni alla mano, la trovo estremamente deludente. I costi rimborsati sono di varia natura, dal valore del telefono ai costi derivanti dall’uso fraudolento (entro due ore dal furto!) che se ne può fare.

Purtroppo, quello che a me in prima istanza interessa – il rimborso del costo del telefono – ha un tetto massimo di € 250 entro i primi dodici mesi di vita del telefono, decurtato del 40 e 60% rispettivamente dopo 12 e 24 mesi. Un’inezia rispetto ai prezzi odierni, che non mi scamperebbe certo dal ricovero coatto causa escandescenza.

I danni accidentali, altro requisito per me fondamentale, non sono compresi nel premio, che l’offerta da me analizzata fissa in € 42 all’anno.

Torniamo dunque alla domanda del titolo: ha senso assicurare uno smartphone? Penso di sì. In generale una polizza kasko, all inclusive, la pagherei anche 100 € l’anno (fatta salva una svalutazione ragionevole e un calo del premio proporzionale).

Alle condizioni che ho trovato tuttavia, non ci penso neppure. Con la sola parte del furto, coperta per di più parzialmente, e i danni accidentali esclusi, preferisco usare i 42 euro per comprare una custodia, che magari me lo salva in caso di caduta, e usare quel che resta per accendere un cero al santo protettore degli smartphone.

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