Anche il reality va sul web

TVCUna volta c’era la TV, fatta di palinsesti predefiniti e personaggi che provenivano da una formazione più o meno standard; il massimo dell’interazione era la telefonata da casa. A quei tempi Internet era fatta di siti e portali, tutti molto simili e si interagiva in chat o via posta elettronica. Poi vennero in televisione i reality show (“il grande fratello” su tutti) e ribaltarono la prospettiva: c’era bisogno di gente comune nel tubo catodico e la gente comune da casa si appassionava alle loro avventure. Nel web vennero i social network e i blog, in cui tutti partecipano e tutti possono essere protagonisti. Poi le cose hanno iniziato a confondersi un pochino…

L’avvento dei video ha prima di tutto spostato parte del tempo trascorso in cerca di filmati interessanti dalla Tv al web: si possono trascorrere intere ore davanti a youtube e agli altri siti di video sharing solo navigando a forza di video correlati (“facendo zapping tra i canali” sarebbe il paragone). Si possono aprire programmi di IPTV e guardare programmi televisivi sul computer, si può navigare dal tv color e mandare una mail dal telecomando, si può addirittura registrare la TV analogica su un server internet. Tutto è social, tutto è partecipativo. Se mancava ancora qualcosa, TVC TiVoglioConoscere l’ha inventato: il reality show pensato per Internet, fatto e consumato su Internet. Un format nato per la televisione, creato per portare nel video persone di tutti i giorni, viene trasformato per essere “trasmesso” su un medium in cui le persone di tutti i giorni già stanno, già hanno la loro piccola popolarità, i loro 15 minuti warholiani di celebrità. La commistione tra i due mondi è ancora più marcata se si nota che i provini fisici fatti in alcuni locali vengono riversati insieme ai video caricati dagli utenti da casa e sottoposti a votazione in rete.
TivoglioConoscere rappresenta quindi solo l’ultimo esempio di una tendenza in atto da mesi, la ritrasformazione di qualsiasi cosa per essere fruita sul web; il vero problema, semmai, è che secondo me non c’è effettivamente una “fame” di reality show su internet per le ragioni espresse in precedenza, e che invece i programmi di spessore questa tendenza non l’hanno ancora intrapresa. Ma è solo una questione di tempo…

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