GP2X Wiz, la console open source portatile giunge alla terza evoluzione

Pubblichiamo un guest post di Andrew De Tornado

GP2X Wiz

Le console portatili hanno avuto sempre, bene o male, un discreto successo tra i consumatori tanto  che in Italia nel 2008 il 50,6% del totale delle console vendute sono state le  portatili (fonte dati:  http://www.aesvi.it/cms/attach/editor/Rapporto_Annuale_2008.pdf).

Il successo delle console portatili e dei relativi software partono dalle fasce di età più basse fino a quella estrema cioè quella adulta, dai 18 anni in su(tanto è che nascono dei giochi pensati anche per gli adulti come Brain Training per Nintendo DS). Dobbiamo dire però che in questi dati riguardanti console e software venduti, console proprietarie e software con diritto d’autore ne fanno da padroni.

Console casalinghe open source sono praticamente inesistenti o non note (almeno in Italia) a nessuno, mentre ben note al popolo di Internet e delle community open source, sono le due console portatili GP2X Wiz e OpenPandora. In questo articolo  mi soffermerò sulla GP2X Wiz però facendo prima un po’ di storia. Nel 2001 la sconosciuta azienda coreana GamePark  lancia sul mercato la  GamePark 32, o per comodità GP32, praticamente sconosciuta in Italia.

La GP32 della GamePark è dotata per il suo funzionamento di un ARM, un processore RISC a 32bit, con frequenza di clock di 133Mhz. Dispone di 8 MBdi memoria RAM ed utilizza come supporti di memoria schede SmartMedia (SMC) di capacità sino a 128 MB. Su questa console chiunque desideri sviluppare software utilizzabile col GP32 può liberamente scaricare gli strumenti di sviluppo, distribuiti con licenza GPL. (mentre come sapete per alcune console proprietarie bisogna avere la licenze per sviluppare giochi con gli appositi SDK messi a disposizione dalla casa produttrice es. l’XDK).

Il parco software commerciale dedicato a questa console è piuttosto ridotto; i programmi homebrew liberi disponibili sono, al contrario, assai numerosi, particolarmente per quanto riguarda gli emulatori. Il punto forte di questa console è proprio l’emulazione tanto che è in grado di emulare giochi di un Game Boy/Game Boy Color e di un Sega Genesis/Mega Drive con gli emulatori dedicati.

Nel 2005 la GP2X (creata da ex dipendenti della GamePark unitisi nella nuova azienda GamePark Holding) riprende la filosofia dettata dalla GP32 con un hardware  formato da Dual Core CPU basate sullo standard ARM9TDMI (ARM920T  configurata come CPU principale e ARM940T configurata per elaborazione video), memoria interna (memoria flash di tipo NAND) da 64 MB  contenente U-Boot (boot loader) e  il kernel GNU/Linux, memoria di sistema RAM SDRAM da 64 MB, porte Usb 2.0, lettore SD Card e un display LCD da 3,5’’.

Insomma, una console abbastanza completa e oggi migliorata con ancora una nuova versione da poco uscita sul mercato e cioè la GP2X Wiz. Cambia di nuovo l’hardware formato da un display touch screen OLED da 2,8 pollici e 320 x 240 pixel di risoluzione, una CPU ARM9 da 533 MHz, un’unità per l’accelerazione della grafica 3D, 1 GB di memoria NAND flash, 64 MB di RAM, uno slot SD con supporto SDHC, una porta USB con funzionalità host, microfono e batteria da 2000 mAh.

Il tutto in uno chassis appena più grande di un iPhone e con peso quasi identico a quello del telefono di Apple (136 grammi con la batteria). In pratica, un piccolo mostro portatile  tanto  che la piccola console coreana supporta nativamente la riproduzione di video in formato MPEG4, Xvid e DivX, dei più popolari formati musicali (OGG, WAV, forse MP3), d’immagine e file di testo (ebook).

Una particolare caratteristica della console è la capacità di far girare contenuti compatibili con Flash 7: questo permette, quindi, il porting di buona parte dei giochi Flash oggi disponibili online. Come le console che l’hanno preceduta,  il software utilizzato da Wiz è open source, ed ha per cuore una versione opportunamente modificata del kernel di Linux.

Naturalmente essendo open  source, il suo successo è dato anche dalla disponibilità di un SDK (Software Develompment Kit) libero e gratuito ha attratto verso questa console un certo numero di sviluppatori open source, e dato vita a una vivace comunità che, negli anni, ha realizzato oltre mezzo migliaio di giochi homebrew e diverse centinaia di applicazioni e tool di sistema.

Di converso i giochi commerciali per GP2X sono molto pochi: essendo poco famosa come console e soprattutto rivolta ed adattissima al retrogaming, non riesce, anche se il suo hardware è all’avanguardia, ad attrarre grandi software house e sviluppatori anche indipendenti.

Se la versione G2PX ha venduto, secondo GamePark Holding,  60000 esemplari nel 2008(quasi nulla in confronto ai 50 milioni realizzati da PSP e i 100 dal Nintendo DS), è da ritenere un risultato lodevole in quanto gli investimenti da parte dell’azienda sono modestissimi e spese per pubblicità quasi o del tutto inesistenti.

Complessivamente rappresenta un prodotto valido ma di nicchia, perché riferito primariamente a un pubblico di smanettoni; il suo hardware è sufficientemente potente da far girare applicazioni 3D di qualche complessità, ma, al di fuori degli emulatori, la diffusione della console (e il suo prezzo, allineato a quello di PSP e DS) giustificherà lo sviluppo di giochi sufficientemente elaborati da sfruttarlo?

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