GDrive: ma è veramente necessario?

Da tempo immemore ormai si parla di GDrive, un servizio di Google che dovrebbe permettere lo storage dei file. L’ultimo rumor sull’argomento arriva da Brian Ussery, che all’interno di un file del Google Pack ha trovato un riferimento a GDrive, poi cancellato.

Questo viene descritto in due righe: “online file backup and storage” e “GDrive provides reliable storage for all of your files, including photos, music and documents. GDrive allows you to access your files from anywhere, anytime, and from any device – be it from your desktop, web browser or cellular phone.”

Se la descrizione è veritiera ci possiamo aspettare l’inclusione di un tool GDrive nel Google Pack. Ma è proprio necessario un servizio del genere? Personalmente penso di no. Per prima cosa esistono già decine di altri servizi di storage simili, come ad esempio Dropbox o SkyDrive giusto per citarne un paio.

In secondo luogo attualmente nessuna linea ADSL garantisce una buona velocità di upload perciò, a meno che non vogliamo passare ore ed ore ad aspettare che termini l’upload del nostro file, lo storage online non mi sembra la soluzione migliore per avere i nostri file sempre con noi – non parliamo nemmeno di connessioni 3g, ancora più lente, tariffate a traffico e costose.

Varrebbe piuttosto la pena di optare per un hard disk esterno o una pen drive di generose dimensioni, con spesa inferiore a 100 euro e nessuna preoccupazione su sicurezza e privacy. Per gli smartphone invece, vista la dimensione dei file che possono esservi manipolati, la memoria interna, spesso espandibile, e riempita via sincronizzazione bluetooth, non lascia molto di più da desiderare.

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