Anche su Android è possibile il kill remoto dell’applicazione

androidFece tanto discutere il trigger che Apple ha introdotto in iPhone, che consente alla casa di Cupertino di rimuovere senza il consenso dell’utente applicazioni installate sul telefono, di fatto a suo insindacabile giudizio.

Ebbene, è emerso che anche Google si riserva il diritto ed ha la possibilità di rimuovere da remoto e senza il consenso dell’utente l’applicazione sgradita dalla sua piattaforma Android.

L’informazione si trova direttamente nei Termini di Servizio di Android Market e secondo Google è una possibilità che deve esistere per tutelare gli utenti Android da applicazioni potenzialmente pericolose.

In realtà, come giustamente si era rilevato per Apple, è noto che questi poteri vengono spesso usati anche contro applicazioni che non violano affatto i termini di servizio né tantomeno cagionano danno agli utenti, semplicemente perché generano troppo carico sulla rete e danno quindi fastidio agli operatori.

E’ il caso di Podcaster, l’applicazione bandita dall’App Store perchè consentiva di scaricare podcast audio e video direttamente dall’iPhone senza passare per iTunes, generando moli enormi di traffico dati sgradite agli operatori.

Insomma, Android inizia a rivelarsi molto meno open e “not evil” di quanto si sperasse.

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