La carovana alimentata ad olio vegetale

The Sustainable Solutions CaravanUn altro esempio di come percorrere lunghe distanze (ricordate il post di Markingegno? Il tour della Sardegna con un’auto alimentata ad olio di frittura), senza l’uso dei classici carburanti.

26 persone a bordo di due scuolabus e di un pickup alimentati esclusivamente con olio vegetale riciclato, hanno affrontato un viaggio dalla California al Centro America. Partendo da Berkeley, hanno attraverso l’America Centrale: Mexico, Guatemala, Belize, El Salvador, Honduras, Nicaragua, per raggiungere, come destinazione finale, Punta Mona in Costa Rica.

La carovana, chiamata “The Sustainable Solutions Caravan” (associazione fondata nel 2003), si è spostata con l’intento di dimostrare, tramite conferenze stampa, incontri con la popolazione del luogo, incontri con ministri locali, con politici internazionali, che è possibile percorrere lunghissime distanze senza fare uso di petrolio. Focalizzando l’attenzione su come l’utilizzo del biodisel possa essere una risorsa fondamentale e concreta per paesi in via di sviluppo.

Ma da dove hanno preso l’olio necessario a muovere gli autobus?

The Sustainable Solutions Caravan BUS

Come dichiarato dagli intrepidi viaggiatori, la domanda più frequente fatta dai media è stata appunto questa: Ma dove avete trovato l’olio per percorrere tutti quei chilometri?

E qui viene il bello…

Fonti varie e fantasiose, tra le quali: una fabbrica di Nogales in Messico che ha donato grandi quantità di olio di avocado, un costoso ristorante giapponese di Mexico City ed alcune fabbriche di tortilla chips (popolarissime in America Centrale) che hanno “donato” taniche e taniche di olio da frittura già utilizzato.

Gli obbiettivi principali dell’associazione:

1- Condividere informazioni, semi e tecnologie per un modello di vita sostenibile a livello ambientale, economico e sociale.

2- Rendere popolari soluzioni alternative come i biocarburanti e l’agricoltura organica.

3- Mettere in collegamento i contadini locali con le grandi distribuzioni di prodotti organici, fornendo aiuto economico e tecnologico a tutti quegli agricoltori interessati al passaggio all’organico.

4- Supportare la creazione di un network di persone, progetti e organizzazioni coinvolte in tutti gli aspetti del vivere in maniera sostenibile.

Bene per l’intento umanitario dell’iniziativa. Invece, per quanto riguarda noi: è arrivato il momento di abbandonare le vecchie stazioni di servizio e di passare a fare rifornimento in rosticceria?

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