Microsoft combatte i pregiudizi su Vista

Oltre che di numerosi difetti, Vista ad oggi sconta anche le conseguenze di tutte le opinioni negative che, dalla data del suo lancio in poi, si sono stratificate sul suo conto dentro e fuori della rete. Le conseguenze di questo hype negativo oggi influenzano la percezione che l’utenza ha di Vista ed eventualmente sono arrivate a costruire solidi preconcetti circa il nuovo OS di Microsoft.

Preconcetti che consolidandosi, rendono impossibili cambiamenti di rotta e inutili miglioramenti del prodotto, con potenziali ricadute sulla brand equity del gigante di Redmond.

La campagna denominata The Mojave Experiment cerca di agire su questi fattori, presentando al visitatore una serie di testimonianze – favorevoli – sull’OS e quindi richiamandolo a “vedere da sè, decidere da sè”.

Le testimonianze vengono da un campione di utenti di OS diversi da Vista messi di fronte a un fantomatico OS di nuova generazione denominato in codice Mojave e filmati con delle telecamere nascoste. L’OS viene gradito dalla stragrande maggioranza del campione, che solo in seguito si rende conto di aver usato nient’altro che Vista.

A parte la singolare compresenza di un messaggio che invita l’utente a farsi la propria opinione, e di una serie di testimonianze di “uomini della strada” che quella opinione vorrebbero influenzare guardacaso a favore di Vista, la campagna sembra formalizzare il fallimento del gigante di Redmond nel mostrare il valore del nuovo OS ad un segmento critico come quello dei potenziali switchers.
Critico perché gli switcher sono i soli a scegliere di passare a Vista: tutti gli altri comprano computer con Vista preinstallato, e altro non possono se non tentare il downgrade o il salto verso altre piattaforme.

Lo si capisce del resto leggendo il testo presente in home: “Cosa pensa la gente di Vista quando non sa che è Vista?”. Difficile equivocare: Microsoft ha capito benissimo che Vista rappresenta spesso una sorta di “lettera scaratta” e cerca di scardinare l’opinione comune con l’esperienza diretta.

Un ottimo esempio di perception management applicato, ma siamo certi che sia solo la percezione di Vista ad avere problemi?

La massiccia percentuale di utenti che cambia idea al termine dell’esperimento non è per nulla sorprendente: da decenni la psicologia ha acquisito il ruolo della conoscenza diretta come antidoto per il pregiudizio.

Non è ovviamente stata chiarita la metodologia del test, che a giudicare dai video presenti nella pagina dell’esperimento, consiste in una sessione d’uso accompagnata da un esperto Microsoft: forse anche a questo si devono le tante “folgorazioni sulla via di Damasco”.

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