Bit Pop Revolution, uno sguardo alla rivoluzione digitale

Di tanto in tanto è piacevole segnalarvi dei libri che ripercorrono la storia informatica in generale o approfondiscono alcuni passaggi fondamentali che hanno contribuito alla “rivoluzione digitale”.

In questo scenario non potevamo mancare di segnalarvi Bit Pop Revolution, scritto a 4 mani da Cecilia Botta, responsabile dei progetti culturali per BasicNet S.p.A. e del nascente Museo dell’informatica di Torino, e Tomaso Walliser, autore e produttore televisivo nonché fondatore della la casa di produzione Junk Food.

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Il testo racconta lo spaccato della rivoluzione digitale che, idealmente, parte dalla guerra fredda fino ai primi anni ’80 dove lo scenario digitale comincia a delinearsi in modo estremamente chiaro.

Bit Pop Revolution si legge con piacere e la storia raccontata risulta fluida ed obiettiva. Non si tratta di un trattato tecnico ma di una “storia” che racconta “un’avventura” che ha letteralmente cambiato il mondo, abbattendo i muri della diffidenza e dell’ipocrisia di chi voleva rilegare il mondo digitale a pochi eletti.

Credo, fortemente, che Cecilia e Tomaso hanno colto un aspetto fondamentale con la loro opera, ovvero come la passione e la caparbietà possano vincere qualsiasi ostacola, a patto di crederci ed essere pronti a sacrificare il tutto.

Condivido assolutamente l’impostazione cronologica seguita: da Ted Nelson a Douglas Engelbart, che, in modo diverso, danno origine alla trasformazione che porta gli hippy a diventare nerd e i nerd a diventare imprenditori. Assolutamente fondamentali gli eventi scelti per raccontare la trasformazione: dalla lettera di Bill Gates agli hobbisti contro la copia illegale del software all’inizio dell’avventura dei due Steve.

Un testo consigliatissimo per tutti, anche chi, per la prima volta, approccia l’argomento e vuole avere un quadro sintetico ben descritto ed appassionante che rappresenta una delle possibili letture della Rivoluzione Digitale.

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