Rapporto GSE 2013 – alcuni numeri sul Fotovoltaico

La puntata odierna interrompe la serie di post in qualche modo correlati con il volo supersonico (e non) per trattare invece un tema più volte presentato e ripreso in passato nella rubrica Energia e Futuro, ovvero la produzione elettrica dalla fonte fotovoltaica ed il Sistema Elettrico Nazionale.

La motivazione di questa interruzione è dovuta alla recente pubblicazione da parte del GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) del Rapporto Statistico 2012 sul Solare Fotovoltaico (qui la news), rapporto che permette di fare alcune considerazioni su Energia e Potenza, analogamente a quanto più volte riproposto (1, 2), ma mai abbastanza vista l’importanza e le differenze tra queste due grandezze.

IL RAPPORTO STATISTICO 2012 SUL SOLARE FOTOVOLTAICO

In tale rapporto è presente una panoramica abbastanza completa dello stato degli impianti fotovoltaici installati nel territorio Italiano, con alcune considerazioni e confronti anche in riferimento agli altri paesi europei e mondiali, e da tali informazioni è possibile verificare come l’Italia risulti essere il secondo paese in Europa (dopo la Germania) per potenza fotovoltaica complessivamente installata, con un valore al 2012 pari a poco meno di 16.420 MW (16.419,8 MW), suddivisi in 478.331 impianti.

Rispetto al 2011 l’incremento del numero di impianti (330.196 impianti per 12.773,4 MW di potenza) è stato del 44,9%, pari ad un incremento di potenza del 28,5%.

Tale incremento ridotto di potenza rispetto a quello del numero di nuovi impianti è dovuto ai limiti imposti dalle nuove normative incentivanti che privilegiano i piccoli e medi impianti.

La produzione di tutti gli impianti fotovoltaici entrati in servizio entro la fine del 2012 è stata pari a 18.861,7 GWh, con un incremento rispetto al 2011 (10.975,7 GWh) del 75%.

Sempre dal rapporto del GSE è possibile individuare le ore equivalenti di funzionamento degli impianti, in quanto essi producono energia in proporzione all’insolazione alla quale sono esposti (non costante durante il giorno e durante l’anno), pertanto non è possibile considerare tale fattore costante e tantomeno equivalente a quello degli impianti tradizionali (generalmente molto elevato e compreso tra 7000 e 8000 h/anno), differenza che rende fuorviante qualsiasi confronto a parità di potenza installata (nominale) per impianti di differente tipologia.

Per potere valutare correttamente tale numero di ore bisogna considerare esclusivamente gli impianti entrati in servizio prima dell’inizio dell’anno, e valutare la produzione elettrica degli stessi lungo l’intero anno solare, e tale dato risulta pari a 1312 h/anno, lievemente inferiore al dato del 2011 (1325 h/anno).

CONSIDERAZIONI SULLA POTENZA E SUL CONFRONTO TRA IMPIANTI FV E TRDIZIONALI

Può capitare abbastanza facilmente di leggere su siti e su vari media considerazioni più o meno superficiali riguardo la possibilità per impianti FV di sostituire soluzioni tradizionali, nelle quali in maniera estremamente semplicistica si assiste ad una comparazione 1:1 riferita alla potenza, ma questo non è possibile per quanto già espresso più volte in queste pagine ed evidente anche da quanto presentato in questo post, in quanto l’energia prodotta risulta una frazione di quella prodotta dagli impianti tradizionali di pari potenza nominale.

In base a tali considerazioni è possibile fare dei confronti (ovviamente da prendere solo come spunto di riflessione per comprendere le grandezze in gioco) a parità di energia prodotta tra un impianto tradizionale ed un impianto FV.

Considerando un coefficiente di disponibilità pari a 0.85 per l’impianto tradizionale, si ottiene un numero di ore/anno di funzionamento pari a:

  • Ore/anno di funzionamento a Potenza Nominale: 7446 h/anno

Moltiplicando il numero di ore/anno di funzionamento del parco FV Italiano al 2012 per la potenza installata si ottiene:

  • Energia Elettrica FV prodotta: 21.542,8 GWh

Tale produzione elettrica in realtà non è corretta, perché fa riferimento alla potenza disponibile a fine 2012 ma non tiene conto che parte di tali impianti sono entrati in esercizio durante l’anno e non hanno pertanto prodotto energia per tutte le 1312 h/anno, ma dal momento che tale valore risulta superiore e non inferiore al dato reale, rende meno critico il confronto con gli impianti tradizionali.

Dividendo l’energia elettrica FV precedentemente calcolata per il numero di ore/anno di funzionamento di un impianto tradizionale si ottiene una potenza nominale dello stesso pari a:

  • Pnom = EEFV/7446 = 2.89 GW

Il dato che risulta dai calcoli (sovrastimato per le considerazioni esposte poco sopra) permette una considerazione importante, ovvero che, considerando come impianti tradizionali dei normali Impianti Termoelettrici a Vapore o Impianti a Ciclo Combinato e considerando delle soluzioni di potenza elevata alo stato dell’arte, sono sufficienti 1 – 2 impianti tradizionali per ottenere la stessa produzione elettrica di tutti gli 478.331 impianti FV Italiani, fattore che deve fare sicuramente riflettere sotto molti aspetti, compresi quelli economici ed ambientali, che sono sicuramente più complessi da affrontare di quanto non appaiano a prima vista e richiedono delle considerazioni specifiche.

Con questa considerazione e spunto di riflessione vi saluto e vi rinnovo l’appuntamento a lunedì prossimo, sempre su AppuntiDigitali, sempre con la rubrica Energia e Futuro.

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