Gli anti-EEEPC ai blocchi di partenza

Pubblichiamo un guest post di DioBrando

Quando un’azienda ci prende, le altre che competono nello stesso mercato spesso la seguono. E quando un prodotto risulta una scommessa vincente, i “cloni” non si fanno attendere. In estrema e grossolana sintesi è quanto è accaduto ad Asus, la quale è riuscita a creare di fatto un segmento che prima non esisteva e cioè quello dei subnotebook/UMPC a basso costo.

A meno di un anno dalla sua presentazione (Computex di Taipei) e in circa 7 mesi di commercializzazione, il successo è stato talmente oltre le aspettative da non riuscire a far fronte alle richieste ed esaurire i pezzi prima ancora che venissero esposti in alcune catene della GDO. Agli altri grandi vendor internazionali non è certamente sfuggito il fenomeno e in fretta e furia si sono moltiplicati i rumors di possibili anti-EEEPC.

Ad oggi, la situazione è la seguente:

Acer ha annunciato il suo prodotto da 8,9” e che dovrebbe assestarsi tra i 250 e 300$

Everex ha sviluppato Cloudbook, un UMPC da 7” con a bordo CPU VIA al costo di 399$

HP si presenta alla ribalta con il 2133 Mini-Note PC, schermo da 8,9” WXGA, GigaLAN, Bluetooth

MSI ha presentato Wind, alter-ego anch’esso con caratteristiche interessanti (tra cui disco 2,5” meccanico e schermo fino a 10”) in una fascia di prezzo compresa fra i 299 e i 699 Euro
.

A questi nomi se ne aggiungono altri, più o meno famosi, tra cui l’OQO, il Noahpad, l’One 110A che fanno parte di quella schiera di prodotti ora ribattezzati, secondo la dicitura Intel, netbook.

L’offerta risulta ancora più variegata se si pensa che questi sistemi offrono OS quali Windows, GNU/Linux customizzati e FreeBSD. Sarà anche interessante valutare come i produttori sapranno conciliare le richieste di autonomia e portabilità con la spinta all’adozione di Vista, che rimpiazzerà progressivamente XP anche nell’offerta di subnotebook low-cost, e se l’adozione del nuovo processore Intel Atom contribuirà all’accelerazione di questo processo.

Una cosa è certa, nei prossimi mesi assisteremo ad un tamtam mediatico e commerciale che ha forse pochi eguali negli ultimi anni, con sincero apprezzamento di noi consumatori, perché vedremo la concorrenza scannarsi a chi offre di più, a meno.

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