Sistema Elettrico Nazionale – Risparmio Elettrico nel Settore Domestico

Termina con il post odierno la discussione sul risparmio elettrico nei vari settori costituenti il Sistema Elettrico Nazionale, e l’argomento di quest’oggi sarà il risparmio elettrico nel settore domestico.

CRITICITÀ NEI CONSUMI DOMESTICI

Precedentemente abbiamo analizzato i consumi del settore domestico, ed abbiamo individuato che tale settore ha rappresentato nell’ultimo decennio un quota tra il 21 ed il 23 percento del totale dei consumi elettrici nazionali.

Tali consumi sono cresciuti lentamente ma abbastanza costantemente passando da un valore di poco superiore a 60.000 GWh/anno a poco meno di 70.000 GWh/anno, con un aumento di circa il 15%.

Presente nel grafico soprastante è anche la quota di consumo dei servizi generali edifici, di difficile lettura per motivi di scala ma anch’essa rappresentata separatamente nel post sui consumi del settore domestico, grafico qui riportato:

Da questo diagramma si può valutare come anche tale quota presenti un sostanziale incremento tra il 2000 ed il 2010, anche se come detto sempre in precedenza, caratterizzato principalmente da due incrementi consistenti localizzati a cavallo degli anni 2002 – 2003 e degli anni 2007 – 2008, anno quest’ultimo al termine del quale si è assistito ad un lieve calo e dalla successiva stabilizzazione del dato di consumo.

TIPOLOGIA DEI CARICHI E RISPARMIO ELETTRICO

Parlando di settore domestico è immediato pensare come carichi agli elettrodomestici utilizzati nella quotidianità, quali frigoriferi, forni elettrici, climatizzatori, televisori, asciugacapelli, impianti Hi-Fi, PC, ecc.

Tra i vari carichi elettrici vanno anche considerati eventuali scaldini elettrici per l’acqua sanitaria laddove utilizzati e stufette elettriche, oltre che l’eventuale pompa/autoclave per la circolazione dell’acqua sanitaria presente in certi impianti idrici, senza dimenticare l’illuminazione domestica.

Da questo breve elenco si possono individuare alcuni carichi i quali, in virtù del miglioramento della tecnologia, permettono di ottenere lo stesso effetto utile con consumi inferiori, e si tratta degli elettrodomestici tipicamente classificati con le ormai ben note classi energetiche, pertanto l’impiego di elettrodomestici di classe superiore (A, AA, A+ in funzione delle varie classificazioni, non sempre chiarissime) permette a parità di altre caratteristiche di ottenere un risparmio elettrico.

Un altro intervento è il molto enfatizzato (e spesso discusso sul piano ecologico) risparmio sull’illuminazione domestica mediante la sostituzione delle lampadine a filamento con quelle a basso consumo e lunga durata, ma se da una parte si può intervenire direttamente sui consumi di alcuni tipi di elettrodomestici, dall’altra esistono elettrodomestici il cui effetto utile è strettamente legato al consumo, come ad esempio gli asciugacapelli e le stufette elettriche, pertanto risulta evidente come il consumo sia direttamente correlato al buon utilizzo degli stessi.

Un analogo discorso si può estendere anche a parte od a tutti gli elettrodomestici esposti in precedenza, perché al miglioramento legato alla migliore classe energetica si può unire un utilizzo ragionato (e spesso in assenza dello stesso, si può persino vanificare il risparmio elettrico) in modo da massimizzare il risparmio cercando di non interferire con il livello di comodità che tali dispositivi ci permettono.

Un discorso a parte si può far per l’illuminazione, infatti la troppa enfasi su tale questione non ha spesso tenuto conto del reale utilizzo delle lampadine, infatti è ben noto come le lampade a risparmio energetico presentino una certa “inerzia” in fase di accensione tale da renderle piuttosto fastidiose nei contesti dove si necessita di luce immediata per pochi istanti, mentre in contesti di illuminazione prolungata tale inerzia risulta più tollerabile.

Su tale fronte grandi aspettative sono riversate nei led, capaci di convertire oltre il 90% dell’energia elettrica in flusso luminoso, anche se allo stato attuale soffrono ancora di alcuni problemi che ne limitano la diffusione, tra i quali anche il costo elevato, ma indubbiamente rappresentano una soluzione che verosimilmente andrà diffondendosi sempre più.

Per oggi è tutto, vi aspetto lunedì prossimo, sempre su AppuntiDigitali, sempre con la rubrica Energia e Futuro.

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