La Storia dei Database: i Database nel nuovo millennio

Il nuovo millennio si apre con una serie interessanti di novità relative al mondo dei Database.

Oracle presenta Oracle9iAS, molto più che un “semplice” RDBMS. Infatti lo stesso suffisso AS (Application Server) denota che la soluzione di BigO è ormai una completa suite di gestione dei dati organizzata su un’architettura 3-tier Client/Server e pensata per internet (la “i” sta proprio a rappresentare ciò). In realtà l’anno successivo (2001) verrà rilasciato anche Oracle9i, una versione “light” pensata per le aziende medio-piccole e per gli ambienti RAC (Real Application Cluster, una sorta di collezioni di server low-cost).

Oracle9iAS Configurazione

A settembre del 2000, Microsoft rilascia SQL Server 2000 che sfrutta le capacità di espansione della versione precedente per estenderne le potenzialità, rendendo di fatto questa release una “extension release”. Sempre su questa strada negli anni immediatamente successivi, con release minori, Microsoft aggiunge il supporto  il supporto all’XML e la possibilità di esporre le store procedure sotto forma di web service.

 SQL 2000 CD Menu

Il 2003 è l’anno di Oracle 10g, con la “g” ad indicare il neo supporto al GRID Computing. Si tratta di una versione “rivoluzionaria”, per il numero e la tipologia di innovazioni introdotte, rilasciata in 5 edizioni (tra cui la Express gratuita) che abbracciano la filosofia della scalabilità, consentendo di passare alle versioni superiori senza alcuna modifica. Arriva anche il tanto richiesto supporto alle regular expression.

Oltre Oracle e Microsoft, il settore degli RDBMS sembra letteralmente sgonfiarsi.

Borland abbandona Paradox, cedendolo qualche anno prima a Corel che ne fa il DB in bundle della suite WordPerfect Office. Stessa sorte per dBase che dopo aver rilasciato la versione 5 (V), viene ceduta nel 1999 a KSoft, divenuta poi dBASE inc., mentre InterBase abbraccia il mondo OpenSource, svuotando di fatto la società di ogni soluzione RDBMS proprietaria.

In realtà il mercato si divide sostanzialmente in due famiglie di RDBMS: quelle enterprise,  a cui appartengono  ORACLE, SQL SERVER, SYBASE (diventata nel frattempo parte di SAP), e le soluzioni home/small business fondamentalmente integrante nelle suite Office.

Ovviamente il sistema relazionale più diffuso è Access di Microsoft, che sfrutta la popolarità di MS Office e oggi è giunto alla versione 2010. Access è particolarmente apprezzato da chi non ha particolari esigenze di performance e gestisce una quantità di dati contenuta. Sempre nell’ambito delle suite Office, oltre al già citato Paradox incluso in Corel WordPerfect Office, va segnalato anche Base di OpenOffice/LibreOffice.

 Access 2010

Un discorso completamente a parte merita FileMaker, prodotto da FileMaker inc (ex Claris) che è, sostanzialmente, uno dei pochi RDBMS non facente parti di suite a godere di un ottimo successo, soprattutto grazie alla sua semplicità di utilizzo.

Filemaker Pro 11

Nel 2005 Microsoft rinnova completamente SQL Server, presentando SQL SERVER 2005, che abbraccia completamente la tecnologia .NET e il suo Common Language Runtime (CLR), utilizzabile persino per scrivere le Store Procedure. Novità anche sul fronte XML, con il supporto nativo come tipo e per la sua interrogazione attraverso XQuery, e il MARS (Multiple Active Result Sets) per la gestione di più result set sulla stessa connessione.

 

Con questa versione, inoltre, il big di Redmond sposa la linea Express, fornendo gratuitamente una versione “light” e gratuita del proprio RDBM, pensato soprattutto come complemento a Visual Studio.

Nel 2007 arriva Oracle11g che estende sostanzialmente le funzionalità del suo predecessore ed introduce un nuovo e rinnovato Enterprise Manager Database.

 Enterprise Manager Database

Il passo successivo è appannaggio di Microsoft che lancia SQL Server 2008 che migliora sostanzialmente quanto introdotto nella versione precedente, arricchendo il proprio RDMBS con la ricerca di tipo Full Text ed un nuovo Reporting Services. Da segnalare inoltre che la versione 2008 (e la successiva R2 nel 2010) consente di minimizzare le risorse utilizzate dalle query e ottimizzare l’utilizzo di spazio su disco grazie alle funzionalità di compressione dei dati.

Prima di SQL Server 2008, Microsoft annuncia inoltre l’abbandono dello sviluppo di Visual Fox Pro, una sorta di ibrido tra database e ambiente di programmazione procedurale e ad oggetti. Derivato da FoxPro della Fox Technologies, entra nella sfera Microsoft nel 1992 e ancora oggi mantiene un rilevante schiera di fedelissimi a cui la casa di Redmond ha concesso di portarne avanti lo sviluppo.

Visual Fox Pro 9 sp1

Si chiude qui il nostro terzo appuntamento con la storia dei database. Nel prossimo post ci dedicheremmo al mondo opensource ed ai sui grandi protagonisti in grado di tener testa a Microsoft e Oracle, ormai dominatori del settore.

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