Come sfruttare al meglio i tag come strumento di classificazione

zigtagUno degli elementi tipici a cui si associa l’idea di Web 2.0 è il tag, strumento utile per aggregare in modo puntuale e specifico contenuti anche di generi diversi, ma tutti riferiti ad un unico soggetto/oggetto.

Si è insomma passati da una logica gerarchica tipica del sistema a categorie, ad una orientata all’oggetto in cui tutti i tag sono sullo stesso livello e trovano diverse forme di visualizzazione, come nella classica “tag cloud” che mostra in modo immediato i tag più diffusi in un dato ambiente, semplicemente aumentando la dimensione del carattere.

Questo sistema, all’apparenza definitivo, è in realtà pieno di problemi. Innanzitutto all’interno di un insieme o gruppo di lavoro occorre che tutti utilizzino le stesse regole e le stesse parole per assegnare i tag, pena il ritrovarsi con decine di duplicati e l’incapacità di sfruttare i benefici di questo sistema.

In secondo luogo, problema ben più delicato, va affrontato il tema dei sinonimi, soprattutto se vogliamo che il sistema della classificazione a tag diventi uno standard di organizzazione di tutto il web, e non solo di uno specifico sottoinsieme, nel quale è (relativamente) facile trovare regole comuni.

A questo proposito è stata creata ZigTag, un sidebar che viene installata nel browser e che aiuta a scegliere i tag giusti per la pagina web che si intende segnalare. Non solo, ZigTag ci chiede di specificare meglio cosa intendiamo esattamente in caso di voci dubbie, come ad esempio “Apple”, che può essere il frutto o la nota compagnia di Cupertino.

A questo innovativo approccio ZigTag aggiunge anche le “tradizionali” features community-oriented, che ci permettono di vedere quali tag sono stati usati dalla community su oggetti simili o su uno specifico oggetto.

Il plugin è in Beta Privata, ed effettivamente ancora necessita di vari miglioramenti per diventare uno strumento efficace, ma è un importante segnale di movimento e lavoro in questo settore.

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