2010, l’ultimo anno del Kodachrome

Il 2011 è arrivato e siamo tutti curiosi di sapere ciò che ci riserverà dal punto di vista tecnologico. Forse sarà un anno ricco di novità destinate a rivoluzionare il nostro modo di vivere (come sento dire ogni anno, da diversi anni ormai), oppure sarà un anno di quiete o, se volete, transizione a causa della crisi economica internazionale.

Indipendentemente da ciò che ci aspetta, il 2010 resta un anno che non possiamo lasciar scappare senza dedicare un post al glorioso marchio Kodachrome, nome che racchiude un’intera famiglia di pellicole fotografiche Kodak ormai destinate a diventare un pezzo di antiquariato.

La pellicola Kodachrome fu inventata nella prima metà degli anni 30 da due musicisti e chimici: Leopold Mannes e Leopold Godowsky Jr. La sua commercializzazione iniziò nel 1935 in formato a 16 mm destinato al mercato cinematografico, mentre il più comune formato fotografico a 35 mm fu introdotto nel 1936.

Si tratta della prima tipologia di pellicola con metodo sottrattivo ad aver raggiunto il mercato di massa ed è stata apprezzata a tutti i livelli: dagli amatori, ai professionisti del settore.

Grazie sia alle caratteristiche intrinseche della pellicola, sia al suo particolare processo di sviluppo, Kodachrome si contraddistinse per la fedeltà dei colori e per la grande longevità nella conservazione in ambienti bui. In particolare quest’ultima peculiarità dovrebbe garantire immagini perfettamente conservate per oltre 50 anni, mentre la componente di colore gialla, quella maggiormente instabile, dovrebbe perdere non oltre il 20% della sua resa nell’arco di due secoli.

Il processo più recente per lo sviluppo di queste pellicole è il K-14, un procedimento lungo e oneroso, ed è proprio a causa del suo costo che Kodachrome subì la concorrenza sia interna, da parte delle pellicole Ektachrome di Kodak, che esterna, da parte delle Fujifillm Velvia. Il tutto ne decretò il declino a partire dagli anni 80, periodo nel quale molti laboratori che sviluppavano Kodachrome chiusero a causa della scarsa domanda.

L’esplosione della fotografia digitale ha fatto il resto: entro il 2005 chiusero tutti i laboratori che sviluppavano Kodachrome eccetto uno, il Dwayne’s Photo (Parsons, Kansas USA), tenuto sotto contratto da Kodak stessa. Dal 2009 Kodak ha smesso di produrre Kodachrome e giovedì 30 Dicembre 2010, a mezzogiorno, è stato sviluppato l’ultimo rullino Kodachrome prima che l’apparecchiatura per il processo K-14 venisse dismessa per sempre.

Non so se il 2011 sarà un anno che ci regalerà grandi innovazioni tecnologiche accessibili al mercato di massa, ma è certo che il 2010 è stato un anno che ce ne ha portata via una con una storia di ben 75 anni.

Press ESC to close