L’aumento del debito pubblico di ottobre vale una rete in fibra

Segnalo un interessante contributo di Stefano Quintarelli, che in poche righe riesce a mettermi la giornata di traverso: i 22,6 miliardi di crescita del debito pubblico nel solo mese di ottobre, sarebbero bastati a creare una rete nazionale in fibra ottica che

si ripaga in pochi anni, che genera occupazione (non debito che si accumula), che rilancia investimenti e sviluppo per i prossimi decenni

Qualcuno dirà: troppo facile confrontare un valore risultante da fattori in buona parte storici e in certa parte fuori dal controllo del governo, con un investimento frutto di tutt’altre priorità. A me il paragone ricorda più che altro il tipico conto del fumatore – sul danaro speso negli anni in sigarette – il cui inevitabile risultato è un’incontenibile voglia di dare una testata contro il muro.

Mao Zedong diceva: se tutti i cinesi dessero un calcio per terra, la terra tremerebbe. Basterà che tutti gli italiani diano una testata contro il muro per smuovere di un millimetro l’attuale classe dirigente?

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