Rivoluzione elettrica: inizia la produzione della Tesla Roadster

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L’azienda si chiama Tesla Motors, e da qualche anno porta avanti lo sviluppo di un’auto sportivissima, completamente elettrica, che ora sta per entrare in produzione.

Vi starete chiedendo dove sta la notizia, visto che di auto elettriche ne nascono e ne muoiono continuamente, completamente ignorate dal mercato e osteggiate dai poteri forti. Ma vi sono tanti buoni motivi, non solo di natura tecnica, per seguire i primi passi di questo progetto, perché quest’auto sarà ricordata nella storia come l’inizio della fine delle auto a combustione interna, ve lo garantisco.

Tanto per cominciare, dando un’occhiata agli investitori di questa start up, troviamo i fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, i quali non hanno investito nel progetto i soldi della società che hanno creato, ma i loro capitali privati. Due persone a cui un po’ di fiducia la darei, considerato quello che sono riusciti a fare negli ultimi 10 anni. Poi lo sviluppo della Roadster può vantare partner tecnologici, che nel campo automobilistico hanno una lunga e rispettata carriera, come la Lotus (confrontate il montante del parabrezza di questa Lotus Exige con quello della Roadster qui sopra), che la fanno entrare di diritto nel circolo delle migliori super car del mondo.

Non voglio dilungarmi però in considerazioni tecniche, anche perché il successo sarà portato da ben altri fattori. Le auto più desiderate attualmente sono i SUV , che non sono né ecologici, né divertenti da guidare, né spaziosi in rapporto alle dimensioni esterne, né validi nel fuoristrada. Tesla Motors ha capito che l’auto intelligente non la vuole nessuno, così ha scelto la strada dell’emotività per far breccia nel cuore degli automobilisti.

La Roadster prima di tutto non costa poco, chi l’acquisterà (se vorrà) potrà vantarsene, inoltre è davvero bella (caso unico per un’auto elettrica), magari non proprio adatta ai gusti estetici di noi europei, ma comunque ben riuscita.
Poi a nessuno sembra strano che decidessero di promuovere l’ecologica propulsione elettrica, con un’auto sportiva?

Un ambientalista storcerebbe di sicuro il naso di fronte a questa proposta, ma un ambientalista non è esattamente il target di un costruttore di auto.
Andate nella home del sito ufficiale e noterete che in effetti da nessuna parte è descritta come un’auto ecologica: si punta tutto sui dati prestazionali.

Da oggi l’auto elettrica non è più un triste ripiego ecologico, ma un giocattolo di lusso con un’accelerazione da super car e una coppia da camion che solo un motore elettrico può dare (o il motore di un camion, naturalmente).

Alla Roadster dunque il compito di portare un’auto efficiente e più “pulita” nei nostri sogni e di farcela ambire, poi, nel 2010, arriverà una Tesla berlina 5 posti, ad un prezzo più abbordabile, per tutti i comuni mortali

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