Google Nexus One, la storia di un fallimento?

E’ ufficiale, Nexus One è stato ritirato dalla vendita attraverso il sito di Google e, pertanto, non sarà più possibile acquistarlo dal suo store online. Il googlefonino resterà ancora disponibile presso i partner che lo distribuiscono nei vari paesi (Vodafone in Italia), ma molto probabilmente questa disponibilità sarà limitata fino all’esaurimento delle scorte di magazzino.

Il Nexus One è stato il primo smartphone con il brand Google ad arrivare sul mercato ed è stato commercializzato in USA e UK a partire dal 5 Gennaio di quest’anno, mentre in Italia è arrivato solo lo scorso 28 Maggio. Il sistema operativo installato su Nexus One è naturalmente Android in versione 2.1 ed è stato il primo smartphone a beneficiare del recente rilascio di Froyo, la versione 2.2.

Nexus One ha rappresentato per Google da un lato il primo tentativo di entrare nel mercato degli smartphone, dall’altro uno strumento per spingere e supportare la diffusione di dispositivi mobile basati su Android. Non so onestamente quanto questi obiettivi siano stati effettivamente raggiunti: Nexus One nel primo mese in cui è stato in vendita ha trovato 80.000 acquirenti, un’inezia se comparati ai 600.000 del primo iPhone nello stesso periodo di tempo e ancora più se messi in relazione ai 1,7 milioni di iPhone 4 piazzati in soli tre giorni.

Alla luce di questi risultati possiamo ragionevolmente affermare che in termini di marketing e sul piano commerciale Google ha molto da imparare e tale paragone non va necessariamente fatto rispetto ad Apple, benché fu lo stesso CEO della grande G ad aver affermato di entrare nel mercato mobile essenzialmente per contrastare la mela mordicchiata.

Volendo mantenere il confronto in casa, cioè rispetto ad altri smartphone Android, possiamo considerare Motorola ed il suo Droid (o Milestone), che nel primo mese in commercio (Ottobre 2009) ha fatto registrare ben 525.000 unità, un risultato più che ragguardevole, il che dimostra come di fatto probabilmente il mercato non sentisse la mancanza di un Nexus One visto che esistono colossi nel panorama della telefonia che sanno fare il loro mestiere, cioè vendere dispositivi mobile, molto meglio di Google.

La rimozione dallo store online di Nexus One è sicuramente un gesto importante che può essere interpretato come un’ammissione di fallimento giacché al momento del lancio Google dichiarò che questa forma di commercializzazione avrebbe cambiato il modo in cui i telefoni cellulari si vendono. Dopo poco più di 6 mesi l’azienda di Mountain View non è riuscita a dimostrare tale tesi e, contestualmente al ritiro dalla vendita diretta, Eric Schmidt, CEO di Google, ha comunicato che Nexus One, non avrà un successore.

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