L’innovazione del Web da Internet Explorer 6 in poi

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CSS, XHTML, DOM, Web2.0, Feed RSS, sono solo alcune delle innovazioni che, negli ultimi anni, hanno totalmente stravolto il modo di intendere il web. Se dal punto di vista degli utilizzatori, però, significa solo una nuova grafica e nuove modalità di interazione, non è lo stesso per i programmatori, che troppo spesso si trovano a fronteggiare le incompatibilità dei vari browser in circolazione.

La continua ascesa di Firefox, iniziata già da alcuni anni, Internet Explorer alla sua settima versione, ed ancora Opera e Safari, misteriosamente negli ultimi mesi giunto anche in versione Windows, popolano il sempre più vasto panorama di browser, supportando ormai tutti png a 24 bit, CSS 2.0 e DOM e dotati di una più accettabile inter-compatibilità tra di essi, ma quelli più “datati”?

Il problema compatibilità con i browser più datati rappresenta un vero e proprio problema per i programmatori del web, ed anche io, giusto oggi, mi sono trovato di fronte alla scelta: innovazione o compatibilità?

Personalmente sono sempre a favore dell’innovazione, se non si seguono le nuove correnti si finisce col bloccare lo sviluppo, ma mai come in questo caso ho dovuto sovrassedere alle preferenze personali e rimettere, quindi, tutto alle statistiche. Ho potuto così, con mio grande dispiacere, constatare che gli utenti del sito che mi accingevo a ridisegnare, continuavano, per la maggioranza, ad usare Internet Explorer 6, che, come noto, non supporta le immagini PNG a 24 bit e presenta vari bug di interpretazione dei CSS 2.0, alcuni dei quali, ahimè, presenti anche sulla versione 7.

Infatti le immagini png a 24 bit, rappresentano, a mio avviso, il futuro del web, in quanto le uniche in grado di rappresentare, realmente, la trasparenza: quella dei files gif è solo trasparenza al 100%, corrisponde ad un singolo colore, mentre con i png a 24 bit possono essere rese anche le sfumature come quelle dell’ombra, tanto in voga sui siti di oggi.

Il metodo attualmente utilizzato è quello del salvataggio della sfumatura comprensiva dei primi pixel dello sfondo su di un’immagine che verrà poi ripetuta e posizionata su di esso: non si tratta però di trasparenza.

Riusciremo, quindi, quanto prima, a passare alle innovazioni introdotte dai nuovi browser, come quella dei png o rimarremo ancora a lungo bloccati dall’utenza che non intende aggiornarsi? È un po’ un circolo vizioso: se ci si pensa bene, infatti, se noi programmatori continueremo a sviluppare siti in modalità compatibile Internet Explorer 6, gli utenti di questo datato browser non si sentiranno mai costretti ad effettuare l’update e tutto rimarrà fermo allo stato attuale. Bando alle statistiche quindi? Largo all’innovazione.

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